

MARTINICA
Il nostro racconto di viaggio sull'Isola dei Fiori
Il nostro Diario di Viaggio in Martinica
La Martinica è un’affascinante isola delle Antille francesi, dal clima tropicale, e dalle tradizioni creole.
L’isola è anche dipartimento d’oltremare della Francia, ed è bagnata ad est dall’Oceano Atlantico, a ovest dal Mar dei Caraibi. Ricca di cittadine e villaggi, Martinica vede tra i suoi punti di forza numerose spiagge e baie suggestive come solo ai Caraibi se ne possono trovare.
Il monte Pelée è il monte più alto ed è anche vulcano, mentre il Picco di Carbet è l’habitat adatto alla fauna e flora tropicale. Tipici di quest’isola sono i granchi, ma si potranno anche avvistare moltissime specie di pesci tropicali, tartarughe marine ed uccelli coloratissimi. Chi visiterà le spiagge più belle della Martinica, rimarrà incantato dalla bellezza naturalistica.
Un vero paradiso in cui rilassarsi, ma anche da visitare per la sua storia, e le sue forti connessioni con la cultura francese.
Inoltre, è possibile andare in Martinica con la sola carta d'identità, usare l'euro e le tariffe di roaming europeo!
Giorno 1: Arrivo a Fort-de-France
L'arrivo a Martinica è stato un'esplosione di colori e profumi. Appena scesi dall'aereo, l'umidità ci avvolge come un abbraccio caldo, ma è una sensazione piacevole. Il volo è stato lungo, ma la promessa di spiagge bianche e acque cristalline ci ha tenuti emozionati fino all'ultimo minuto.
Fort-de-France, la capitale, è un miscuglio di vivacità caraibica e storia coloniale. Le strade sono piene di vita: negozi di artigianato, bancarelle di frutta esotica, e il rumore del mercato che si mescola alla musica delle case in lontananza. Passeggiamo lungo il lungomare e ci fermiamo a prendere un sorbetto di frutta tropicale, mango e guava, freschissimi.
La sera, la città si accende con luci e suoni. Ceniamo in un ristorante locale, assaporando il "colombo", un piatto tipico a base di carne, curry e spezie. Il caldo non ci dà tregua, ma la brezza marina è rinfrescante, e ci sentiamo subito parte di questo angolo di paradiso.
Giorno 2: Le spiagge di Les Salines
Oggi è stata una giornata dedicata alla natura e al relax. Dopo una colazione a base di frutta esotica e succhi freschi, prendiamo la macchina e ci dirigiamo verso una delle spiagge più famose dell'isola: Les Salines, nel sud. La strada per arrivarci è tortuosa, ma il paesaggio che si svela è spettacolare: colline verdi, piantagioni di banana e la vegetazione lussureggiante delle foreste tropicali.
Quando arriviamo, la spiaggia è una distesa di sabbia bianca e fine, bagnata da acque turchesi e trasparenti. Le onde sono leggere, il clima è perfetto, e il sole splende alto. Decidiamo di passare qualche ora a nuotare, a prendere il sole e a fare snorkeling. I pesci multicolori si muovono intorno a noi come un arcobaleno vivente. La sensazione di galleggiare nell'acqua è indescrivibile.
Nel pomeriggio, ci sediamo a uno dei chioschi sulla spiaggia, dove ci offrono "ti-punch", un cocktail a base di rum bianco, lime e zucchero di canna. È fresco e potente, perfetto per combattere il caldo tropicale. Il tramonto è mozzafiato, con il cielo che sfuma in mille tonalità di arancio e rosa.
Giorno 3: La montagna Pelée
Oggi è stata una giornata più avventurosa. Decidiamo di affrontare l'escursione alla Montagne Pelée, il vulcano attivo che domina l'isola. La salita è impegnativa, ma la vista dall'alto ripaga ogni fatica. Mentre saliamo, il paesaggio cambia continuamente: da foresta pluviale lussureggiante a zone più aride e rocciose. Ogni tanto, ci fermiamo per ammirare il panorama e fare qualche foto.
Arrivati in cima, il vento è fortissimo, e l'aria è fresca rispetto alla calura che ci ha accompagnato lungo la salita. La vista sulla Martinica è spettacolare: da un lato l'oceano, dall'altro la rigogliosa vegetazione tropicale che ricopre l'isola. Immagino la potenza del vulcano che, nel 1902, distrusse la vicina città di Saint-Pierre. La bellezza e la forza della natura qui sono palpabili.
Il ritorno in città è più tranquillo, ma non meno interessante: ci fermiamo in un villaggio di montagna, dove scopriamo i piccoli mercati locali e i prodotti tipici dell'entroterra. Il rum locale è il re indiscusso: non possiamo resistere e ne compriamo una bottiglia al passion fruit da portare a casa.
Giorno 4: Saint-Pierre e la storia dell'isola
Oggi ci siamo dedicati alla storia della Martinica, visitando Saint-Pierre, la città che fu distrutta dall'eruzione del Montagne Pelée nel 1902. Camminare tra le rovine è un'esperienza emozionante: le colonne di pietra che spuntano tra la vegetazione raccontano una storia di distruzione e speranza. La visita al museo locale è stata molto interessante; ci ha permesso di comprendere meglio la catastrofe che ha colpito l'isola e le sue conseguenze.
Ci fermiamo poi a pranzo in un ristorante con vista sul mare, dove assaporiamo "blaff", un piatto a base di pesce cotto in un brodo speziato. L’atmosfera è tranquilla e rilassata, e ci godiamo il panorama che si estende sul mare.
Nel pomeriggio, ci concediamo un po’ di shopping a Fort-de-France, dove acquisto alcuni souvenir artigianali, tra cui una piccola scultura in legno che mi ricorda questo viaggio.
Giorno 5: Esplorando le spiagge nascoste della Martinica
Oggi è stato uno dei giorni più belli di tutto il viaggio. La meta? Le spiagge di Anse Noire e Anse Dufour, due angoli di paradiso che avevamo sentito tanto parlare, ma che non avevamo ancora avuto l’occasione di scoprire.
La mattina presto, dopo una colazione leggera a base di frutta tropicale e un caffè forte, ci mettiamo in viaggio verso il sud-ovest dell’isola. La strada che ci porta a destinazione è una piccola avventura in sé: stretta, tortuosa, con curve mozzafiato che si affacciano su scogliere e colline verdeggianti. Mentre guidiamo, la vegetazione diventa sempre più lussureggiante e il profumo del mare arriva a inebriarci.
Arriviamo a Anse Noire, una spiaggia che non ha nulla a che vedere con quelle affollate delle località turistiche più conosciute. È piccola, nascosta tra le scogliere, con la sabbia scura, quasi nera, che contrasta con il blu intenso dell’acqua. Non ci sono molti turisti, solo qualche locale che si rilassa sotto gli alberi. Ci sentiamo subito fortunate ad aver trovato questo angolo di tranquillità.
La bellezza di Anse Noire non è solo nella sua solitudine, ma anche nelle sue acque. Il mare qui è più profondo e ricco di vita. Decidiamo di fare un po' di snorkeling, e appena entriamo in acqua ci rendiamo conto di quanto sia spettacolare: pesci tropicali dai colori incredibili, coralli, e una visibilità perfetta. Nuotiamo lentamente, senza fretta, immersi in questo
Anse Dufour, la vicina spiaggia, ci aspetta nel pomeriggio. La strada che ci porta lì è breve, ma ci offre panorami spettacolari. Quando arriviamo, restiamo senza parole. Anse Dufour è ancora più incredibile: sabbia dorata, acque cristalline e una piccola baia che sembra quasi un angolo segreto. Anche qui non ci sono folle, solo qualche altro turista sparso e qualche residente che sembra conoscere ogni angolo di questa spiaggia.
Quello che rende speciale Anse Dufour, oltre alla sua bellezza, è la sua atmosfera rilassata e accogliente. Ci sono piccole barche di pescatori ancorate a riva, e il mare è perfetto per fare snorkeling, con una barriera corallina ricca di pesci colorati e tartarughe che si muovono tra i coralli come se fossero gli ospiti di casa.
Ci mettiamo a nuotare, cercando di seguire una tartaruga che si allontana lentamente. La scena è magica: il sole scivola attraverso l’acqua trasparente, creando riflessi di luce che rendono l’ambiente ancora più surreale. Nuotiamo per ore senza accorgerci del tempo che passa. Ogni tanto ci fermiamo, facciamo qualche foto e ci riposiamo sotto gli alberi, godendoci il silenzio e la pace di questo angolo remoto dell’isola.
La giornata si conclude con un aperitivo sulla spiaggia, guardando il tramonto. Il cielo si tinge di sfumature arancioni e rosa, e il rumore delle onde ci accompagna mentre riflettiamo sulla bellezza che abbiamo appena vissuto.
Giorno 6: Il giardino botanico di Balata
L'ultimo giorno lo dedichiamo al relax e alla bellezza naturale di Martinica. Andiamo a visitare il Giardino Botanico di Balata, una delle meraviglie dell'isola. Il giardino è un’oasi di pace, con piante tropicali, fiori colorati e palme imponenti. Passiamo ore a passeggiare lungo i sentieri, osservando i vari esemplari di flora locale e ascoltando il canto degli uccelli.
Dopo il giardino, ci fermiamo a pranzo in un ristorante tipico e poi ci dirigiamo verso una delle piccole baie nascoste dell’isola. Il mare è calmo e cristallino, e ci sentiamo completamente immersi nella natura.
La sera, mentre ci prepariamo per la partenza, riflettiamo su questo viaggio che è stato un mix di avventura, storia e relax.
Giorno 7: La distilleria Rhum JM, Martinica
Quando abbiamo sentito parlare della distilleria Rhum JM per la prima volta, sapevamo che sarebbe stato uno dei punti salienti del nostro viaggio in Martinica. La distilleria si trova nel cuore delle montagne, immersa in una vegetazione lussureggiante, circondata da piantagioni di canna da zucchero che si estendono a perdita d’occhio. È un luogo che trasuda storia, passione e tradizione.
Appena entriamo, il profumo della canna da zucchero ci accoglie, un odore dolce e avvolgente che promette una visita interessante. La distilleria è un po’ come una macchina del tempo: tra gli edifici in pietra, gli alambicchi di rame e le enormi vasche di fermentazione, sembra di essere entrati in un altro secolo.
Visitiamo la zona della macinazione, dove le canne vengono spremute per estrarre il succo, e poi ci dirigiamo verso la parte più affascinante della visita: la distillazione. Gli alambicchi di rame, lucenti e affascinanti, sono ancora in funzione, e osserviamo il processo che trasforma la canna da zucchero in un rum che ha fatto la fama di Martinica in tutto il mondo.
La parte finale del tour è, naturalmente, la degustazione. Veniamo accompagnati in una sala dove il rum JM, in diverse varianti, ci aspetta. Ci viene servito un rum bianco fresco, con note leggere e fruttate, seguito da un rum ambrato, più ricco e morbido, e infine un rum invecchiato che ci lascia con un sapore profondo e avvolgente. Ogni sorso ci racconta una storia diversa, un viaggio sensoriale che ci fa comprendere meglio l’essenza di questa distilleria.
La Martinica è un’isola che ti entra nel cuore, con la sua bellezza selvaggia, le sue tradizioni e la sua gente accogliente.
Fine del viaggio, ma il ricordo resterà sempre vivo nei nostri cuori.